Veniva infatti asserito che la potenza di un sisma si può misurare con due sistemi: scala Richter e scala Mercalli. Seguiva una descrizione approssimativa e contraddittoria, che si concludeva con una curiosa asserzione circa l'obsolescenza della scala Mercalli, ritenuta ormai superata e di scarsa utilità.
Ora, volendo tralasciare l'irriverenza verso Giuseppe Mercalli, illustre connazionale sacerdote e geologo, volendo tralasciare anche l'assoluta mancanza di almeno un cenno alle scale di misurazione attualmente utilizzate (né la scala Mercalli, nè la scala Richter ma piuttosto la scala EMS-98 e la Magnitudo Momento), è difficile accettare tale giudizio, non solo fuorviante, ma decisamente sbagliato.
Vediamo perché.
In molti sanno che la scala Mercalli non segue la misurazione di una grandezza fisica (come avviene per la Richter che valuta l'energia liberata), bensì gli effetti distruttivi del sisma su natura, persone e oggetti.
Tale impostazione, che Mercalli formulò nel 1902 riprendendo una felice intuizione di un altro italiano, Michele Stefano de Rossi, è stata più volte aggiornata e revisionata, mantenendo però intatta la sostanza.
L'ultima revisione ha portato alla definizione della cosiddetta Scala Macrosismica Europea (abbreviata in EMS-98) che si basa sulla suddivisione dei terremoti in 12 gradi a seconda di quanti e quali danni sono osservabili, ricalcando quindi l'originaria formulazione della scala di Giuseppe Mercalli.
Tale scala è oggi ampiamente utilizzata in Europa e in molte nazioni del mondo per classificare sia i terremoti occorsi, sia i terremoti storici.
Evidentemente quindi, la valutazione dell'effetto del terremoto non è affatto obsoleta o inutile. Essa permette di fotografare in modo obiettivo l'impatto di un sisma sulla collettività, sulle urbanizzazioni e sull'ambiente, sia in termini assoluti, sia in termini comparativi tra scosse di diverse località ed epoche.
Tra l'altro, in molti paesi, tra cui l'Italia, si fa riferimento alla scala EMS-98, alias Mercalli, per impostare le iniziative emergenziali a seguito dei terremoti, laddove il parametro della magnitudo Richter risulterebbe decisamente inutile.
Concludo: nessuno si aspetta che un libro di scuola sia esaustivo di argomenti complessi; è un diritto di tutti gli studenti però di avere una formazione di base corretta ed aggiornata.
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- DISCLAIMER: IL CONTENUTO DI QUESTO POST E' UNA RIFLESSIONE SU TEMI INERENTI L'INGEGNERIA E L'ARCHITETTURA. NON E' PERTANTO ASSIMILABILE AD UN ARTICOLO SCIENTIFICO NE' CONTIENE DISQUISIZIONI ESAUSTIVE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI. L'AUTORE NON E' QUINDI RESPONSABILE DELL'UTILIZZO DEI CONTENUTI TRATTATI E DELLE RELATIVE CONCLUSIONI.-
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